Elena Chiti vince il Premio Marazza 2018
Segnalata tra i migliori 3 nell’edizione 2017, quest’anno Elena Chiti ha invece vinto il prestigioso Premio Marazza per la Traduzione di Poesia.
Dopo numerose discussioni e riletture la Giuria di quest’anno ha deciso all’unanimità di assegnare il premio ex aequo a:
Elena Chiti, Specchi dell’assenza di F. Bayrakdar, ed. Interlinea e Nicola Gardini, Ermafrodito de Il Panormita, ed. Einaudi.
Il lavoro di Elena Chiti, nostra stimata collaboratrice per il Master in traduzione editoriale/letteraria dall’arabo, ha colpito per le seguenti motivazioni:
Specchi dell’assenza (Interlinea, 2017) del poeta siriano Faraj Bayrakdar è un’opera che assume nell’odierno panorama poetico il ruolo di una civile testimonianza tanto più necessaria in un momento storico che vede il suo Paese ridotto a un immenso campo di macerie dove la dignità umana è calpestata, come la libertà d’espressione. Naturalmente questa non sarebbe una ragione, per quanto importante, sufficiente per attribuire un riconoscimento letterario, se nella sua lirica alla “necessità †testimoniale civile e politica non corrispondesse un’ altrettanto sofferta esigenza espressiva, che qui tocca livelli altissimi d’icasticità in un progressivo denudamento della materia poetica che ne intensifica l’immediatezza. Alla misura essenziale, spesso epigrammatico-aforistica di questa poesia, Elena Chiti, giovane ma già assai attiva e apprezzata arabista, presta la sua voce con lucido e vigile ascolto, mai cedendo alla tentazione dell’enfasi e sempre mostrandosi capace di restituirne le modulazioni ora accorate ora meditative con un’efficacia espressiva tale da renderne la dolcezza e l’acuminatezza grazie a un’estrema economia di mezzi, con esiti assai felici per qualità di riscrittura, se “Un uccello/ basta/perché non cada/ il cielo.â€
A Elena vanno le nostre congratulazioni più vive!
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